ARCHEOLOGIA, CULTURA, SPETTACOLI: TORNA "INCANTI" AL NURAGHE DIANA

Si apre l’edizione 2023 di “Incanti” al Nuraghe Diana e alla Villa Romana, organizzata dalla DD-events con la direzione artistica e scientifica dell’archeologa Patrizia Zuncheddu. L’iniziativa è promossa e finanziata dal comune di Quartu Sant’Elena e dalla Fondazione Banco di Sardegna col patrocinio della Soprintendenza Archeologica di Cagliari.

Data:
28 luglio 2023

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Si apre l’edizione 2023 di “Incanti” al Nuraghe Diana e alla Villa Romana, organizzata dalla DD-events con la direzione artistica e scientifica dell’archeologa Patrizia Zuncheddu. L’iniziativa è promossa e finanziata dal comune di Quartu Sant’Elena e dalla Fondazione Banco di Sardegna col patrocinio della Soprintendenza Archeologica di Cagliari.

Nel cartellone della rassegna culturale sono previsti circa settanta eventi distribuiti tra luglio e fine ottobre 2023 che andranno ad alternarsi tra il sito nuragico del Nuraghe Diana in località Capitana e la Villa Romana nella costa quartese di Sant’Andrea. Gli appuntamenti prevedono: conferenze scientifiche di archeologia con alcuni tra i più rinomati studiosi dell’Università di Cagliari e Sassari, e delle Università estere come quella di Aarhus in Danimarca e quella deI Cairo. E ancora seminari e visite guidate, readings letterari, cinema, presentazioni di libri, concerti musicali Non mancheranno gli spazi dedicati ai più piccoli per i quali sono previsti laboratori di archeologia sperimentale e presentazioni di libri per l’infanzia.

Il nuraghe Diana è oggetto di una riscoperta importante e di un rinnovato interesse degli studiosi grazie alla sua particolare tecnica costruttiva e alla posizione strategica che domina il Golfo degli Angeli, che ne fa uno dei rari esempi di nuraghi costieri presenti in Sardegna. “Incanti ormai è un appuntamento tradizionale che conferma di anno in anno il crescente interesse del pubblico e degli appassionati di archeologia, ma non solo”, spiega Patrizia Zuncheddu, responsabile della manifestazione “Incanti mira a divenire un punto di riferimento anche per il mondo scientifico grazie alla presenza di prestigiosi nomi di archeologi e studiosi, che contribuiscono a far crescere anche in questo 2023 il livello di offerta culturale dell’estate quartese. Il nostro intento è quello di diffondere cultura in modo corretto attraverso il faro del rigore scientifico e senza indulgere nelle fascinazioni della fanta-archeologia”, precisa la Zuncheddu. Ricchissimo anche quest’anno il calendario delle iniziative collaterali: “Oltre alle conferenze ci sarà spazio per la presentazione di libri, concerti, spettacoli, ed ancora laboratori di archeologia sperimentale per i bambini, e per i più grandi, come il laboratorio sul colore e quello che prevede la creazione di amuleti in terracotta, legati all’antico culto di Iside. “Nella scorsa edizione abbiamo avuto oltre 800 visitatori, ci aspettiamo di bissare i risultati dello scorso anno e possibilmente di superarli”, conclude Patrizia Zuncheddu.

Presente alla conferenza stampa anche l’archeologa Gianfranca Salis, funzionaria della Soprintendenza di Cagliari responsabile del sito. “Il Nuraghe Diana è stato oggetto di un intervento recente ma c’è ancora tanto da fare. Stiamo completando un progetto esecutivo che inserisce il sito quartese all’interno di un circuito più ampio nell’isola, finanziato con fondi del Mibact. E’ previsto lo scavo della parte interna del bastione così da mettere in luce la parte elevata del muro esterno del nuraghe che attualmente non si percepisce per via dei successivi crolli e sovrapposizioni accumulate nel tempo. Contestualmente ci sarà anche il restauro delle parti emerse. Un’occasione importante”, conclude la Salis, anche per studiare le originali tecniche costruttive che in questo caso rappresentano un corpo unico senza aggiunte successive come accade in altri contesti”.

Infine, l’Assessora al Territorio del Comune di Quartu, Tiziana Cogoni: “Incanti rappresenta un’occasione imperdibile di valorizzazione del territorio e della sua storia millenaria attraverso la riscoperta di uno dei nostri principali monumenti identitari. Il Nuraghe Diana, con il suo straordinario affaccio sul Golfo degli Angeli, offre la conferma di come sia possibile innescare un processo culturale ampio e coinvolgente, coniugarlo con i valori ambientali ed infine offrirlo al godimento dei visitatori locali e dei turisti, con la garanzia di un sicuro successo”.

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Aggiornamento:
28/07/2023, 16:37

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