Rassegna Incanti, 3 appuntamenti di fila al Nuraghe Diana, tra studio delle costellazioni, archeologia subacquea e letteratura

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Venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 gli eventi saranno preceduti dalle visite guidate al monumento megalitico.

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08 Agosto 2025

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Altro tris di appuntamenti, altro fine settimana lungo a Capitana con il programma di ‘Incanti’, promosso dal Comune di Quartu Sant'Elena e realizzato in collaborazione con la DD Events. La rassegna ormai da anni illumina di cultura il litorale costiero di Quartu, con appuntamenti nella Villa Romana di Sant’Andrea e al Nuraghe Diana di Is Mortorius. Nel weekend in arrivo sarà proprio l’edificio monumentale assoluto protagonista: ospiterà infatti tre appuntamenti consecutivi, indagando le costellazioni, l’archeologia subacquea e la letteratura.

Il fine settimana avrà inizio venerdì 8 agosto alle 21 con l’evento dal titolo ‘La Luna, compagna di viaggio dell’uomo’, a cura di Manuel Floris. Nella notte dell’8 infatti una Luna ormai quasi piena illuminerà la volta celeste. Accompagnati dall’astrofisico, si andranno a scoprire le costellazioni, i loro miti ed il legame profondo che da sempre lega l’uomo alla Luna. Puntato un potente telescopio verso il satellite della Terra sarà possibile ammirarla nella sua bellezza. Laureatosi in astrofisica a Cagliari, Floris si occupa di divulgazione scientifica da oltre trent’anni. Direttore scientifico del Planetario de l’Unione Sarda dal 2016, scrive di scienza e astronomia per il quotidiano; ha inoltre condotto una trasmissione su Videolina dal titolo “Una Finestra sull’Universo”, che poi è migrata su Radiolina, con più di 70 puntate che hanno gettato luce sui tanti misteri dell’Universo.

Sabato 9 la seconda puntata del weekend prevede una conferenza, con inizio alle 20.45, dal titolo ‘Indagini archeologiche subacquee nelle acque della Sardegna Centro-Meridionale. Siti costieri e navigazione preistorica’, a cura di Ignazio Sanna e Renata Arcaini. Durante la serata verranno illustrate una serie di indagini archeologiche subacquee effettuate in trent’anni di attività della Soprintendenza archeologica di Cagliari in numerosi siti marini e lagunari della Sardegna centro meridionale, tra i quali Cagliari (golfo, porto e porto canale), Nora, Capo Malfatano, Villasimius, Gonnesa, Arbus, Cabras, Laguna di Santa Giusta. Saranno anche spiegati i metodi e le tecniche subacquee adottati in ambiente acquatico sommerso, utili a scoprire, documentare e recuperare tanti preziosi reperti, di ogni epoca, indicatori dei rapporti marittimi e del ruolo della Sardegna nel Mediterraneo. Inoltre, nella seconda parte, sarà rivolta un’attenzione particolare al tema della navigazione preistorica: quando e come l’uomo si addentrò nelle acque per reperire cibo, creando attrezzi per la pesca e le sue tecniche anche complesse; esigenze crescenti e percorsi marini sempre più lunghi che richiesero mezzi nautici adeguati, ancor prima del Mesolitico e del Neolitico. Ignazio Sanna ​è funzionario per le tecnologie e l’archeologia subacquea della Soprintendenza Archeologia BAP per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna; si occupa di progettazione, coordinamento ed esecuzione di scavi e ricerche archeologiche subacquee ed è specialista del restauro, dello studio dei materiali archeologici, della diagnostica e dell’archeometria. Renata Arcaini è tecnico dei servizi archeologici subacquei per la gestione del potenziale archeologico in progettazioni per opere marittime e sottomarine; dal 2008 collabora con il settore di archeologia subacquea della Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, nelle attività di ricerca archeologica subacquea.

Il trittico di appuntamenti dedicati alla cultura si chiuderà domenica 10 (inizio ore 20) con la presentazione del libro ‘Istella mea’ (Giunti Edizioni), di Ciriaco Offeddu, che nell’occasione dialogherà con Monica Zuncheddu. Ci sono incontri che cambiano per sempre il corso delle nostre esistenze. ci sono perdite che sembrano portare via con sé tutta la luce del mondo, c’è un significato nelle nostre vite che solo dopo una lunga ricerca possiamo comprendere... L’autore ci accompagna in una grande avventura che dalla Sardegna magica e ventosa ci porta fino all’Argentina malinconica degli emigrati, seguendo il destino di donne e uomini dominati da passioni estreme, amori e odi che non si spengono. A fronteggiarsi sono due opposti modelli di femminilità, quello della sùrbile - maestosa incarnazione leggendaria di colei che, come una vampira, succhia le migliori energie di chi le sta vicino - e quello di una donna innamorata, determinata a vendicare e salvare la ‘stella’ perduta della sua vita. ‘Istella mea’ è quindi un romanzo nel quale la tradizione letteraria del realismo magico si mescola a una riflessione dolente sul male e sulla possibilità del bene. Ma è soprattutto una grande avventura in cui cadere, come in un sogno, una storia senza tempo che ricorda Isabel Allende e García Márquez. Offeddu, classe 1948, si è laureato in Ingegneria Elettronica all’Università di Pisa ed è poi stato manager di multinazionali in Italia e all’estero. Come consulente strategico, advisor finanziario e imprenditore prosegue ancora oggi la sua attività lavorativa, con focalizzazione sull’Asia, affiancandole un intenso impegno culturale. Ha frequentato un master in Creative Writing alla City University di Hong Kong e ha prodotto e diretto documentari distribuiti nel mondo. Collabora con diversi quotidiani nazionali.

Come sempre gli appuntamenti a carattere culturale saranno preceduti dalle visite guidate, curate dall’archeologa Patrizia Zuncheddu, che è anche direttrice artistica della rassegna: venerdì e sabato sono programmate per le 19.30, domenica per le 19.

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Ultimo aggiornamento

08 Agosto 2025

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