Quartu partecipa alle celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate con la Santa Messa e la deposizione di una Corona davanti al Monumento ai Caduti
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Presenti alla cerimonia diversi rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni cittadine, ma anche tanti giovani.
04 Novembre 2025
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Anche quest’anno Quartu ha voluto celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico e che ancora oggi si spendono in prima persona per garantire la sicurezza pubblica.
Il 4 novembre del 1918 terminava la Prima Guerra Mondiale. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria, pochi anni dopo ebbe luogo la tumulazione del ‘Milite Ignoto’, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma, e con il Regio decreto la giornata fu dichiarata Festa Nazionale.
Anche quest’anno la città di Quartu ha onorato tale ricorrenza con la celebrazione della Santa Messa dedicati ai caduti quartesi di tutte le guerre, nella Basilica di Sant’Elena Imperatrice, tenuta da Monsignor Alfredo Fadda, che ha anche provveduto alla benedizione della Corona. A seguire è partito il corteo con fiaccolata, per arrivare a deporre la stessa Corona davanti al Monumento ai Caduti, nella stessa piazza Sant'Elena.
Durante la cerimonia la banda cittadina ha eseguito l'Inno del Piave, il Silenzio e l'Inno Nazionale. In rappresentanza delle istituzioni erano presenti la Presidente del Consiglio Rita Murgioni, l’Assessore all’Urbanistica Aldo Vanini e una nutrita delegazione di altri componenti della Giunta Milia e del Consiglio comunale.
Come sempre hanno aderito alle iniziative della Giornata l’Associazione Nazionale Marinai d'Italia Gruppo di Quartu Sant'Elena, i Carabinieri e le altre Associazioni d'Arma. Numerosa anche la delegazione di giovani, guidati dai ragazzi dell’oratorio e dal Gruppo Scout Quartu 3.
In piazza Sant’Elena ha poi preso parola Monsignor Fadda: “Il mondo è in fibrillazione, lo stiamo toccando con mano tutti i giorni, con forti venti di guerra. Allora chiediamo a questi nostri amici che siano loro stavolta a intercedere presso il Signore - ha dichiarato rivolgendosi ai Caduti -. Credo che loro abbiano già raggiunto la gloria eterna per il loro sacrificio prima di tutto, per il battesimo di sangue che loro hanno ricevuto e per tanti suffragi che hanno ricevuto e per tanti anni che sono passati. Noi siamo qui in una tribolazione, in un purgatorio e anche nella paura anche. Pare che nel mondo si faccia gara a chi crea più problemi. Ecco perché chiedo loro di pregare per noi. Perché ci possa essere questa pace per la quale sono morti, che ci possa essere una pace duratura, che lasci spazio al lavoro e all'impegno comune e dia slancio a un cambiamento nella civiltà per riaffermare quei valori che hanno incarnato, per i quali sono morti: il valore della famiglia, il valore della patria, il valore dell'impegno personale, il valore della scuola”.
La Presidente del Consiglio Rita Murgioni ha ringraziato le autorità religiose, civili, militari, le associazioni combattentistiche, concittadine e concittadini, compresi i ragazzi, per la partecipazione: “Il 4 di novembre, lo sappiamo, si concluse la Prima Guerra Mondiale con la vittoria dei cosiddetti alleati e quindi anche dell'Italia. A che rischio però? Un rischio altissimo, e con un sacrificio incredibile. Pertanto in questa giornata vogliamo preservare la memoria, riflettere e ricordare quanti col loro sacrificio hanno permesso di unire la nostra Italia. Questo monumento non è stato costruito per esaltare la guerra e tantomeno la vittoria, ma vuole invece consacrare invece quegli uomini, quei nostri concittadini che hanno dato la loro vita per quei nobili ideali di democrazia e di libertà di cui oggi noi usufruiamo. Diciamo loro grazie, come lo diciamo alle forze armate di ieri e di oggi, per il lavoro che svolgono giorno dopo giorno mettendo a repentaglio la loro vita per poter garantire invece la nostra sicurezza. Rinnoviamo così i valori della pace e il senso di comunità che ci lega come italiani ma anche come europei” ha concluso.
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Ultimo aggiornamento
04 Novembre 2025