In equilibrio tra arte e natura, Quartu Cultura Festival illumina 5 notti di fine estate

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Al Parco di Molentargius dal 28 agosto all'11 settembre la prima edizione della rassegna promossa dalla Fondazione Quartu Cultura.

Data:

19 Agosto 2025

Tempo di lettura:

1 Min

Un progetto artistico che attraversa i linguaggi, dalla musica alla danza, dalla letteratura al teatro, e che da giovedì 28 agosto a giovedì 11 settembre, mette in scena nella spettacolare cornice del Parco Naturale Regionale Molentargius Saline una proposta culturale destinata a lasciare una traccia profonda nella vita sociale cittadina. La prima edizione di Quartu Cultura Festival, fiore all’occhiello degli oltre 680 appuntamenti organizzati lo scorso anno su tutto il territorio, è un piccolo festival dalle grandi ambizioni: una nuova pagina di bellezza firmata dalla Fondazione Quartu Cultura con l’obiettivo di gestire e rilanciare gli itinerari del sapere.

“La cultura rappresenta un pilastro fondamentale per la crescita di una comunità - dichiara il sindaco Graziano Milia, presidente della neonata Fondazione -. È educazione intellettuale, ma anche educazione delle emozioni, è conoscenza ed è saggezza, è sostanza ineludibile per capire la società. Per questo abbiamo promosso, sin da inizio mandato, una programmazione culturale continua, che è valsa un palcoscenico urbano permanente. La neonata Fondazione Quartu Cultura intende dare ulteriore sostegno e vigore all’humus, al fermento culturale della città, con l’ambizione possa affermarsi come una meta culturale d’eccellenza per un pubblico sempre più ampio e variegato. Uno strumento snello ed efficace, che faccia dell’investimento in cultura una risposta profonda e radicata nel tempo”.

 

La Fondazione

Consapevole dell’urgenza della costruzione di un tempo nuovo, la Fondazione Quartu Cultura costituita da rappresentanti del Comune di Quartu Sant’Elena e dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo, si propone come un efficiente strumento operativo per la gestione del patrimonio culturale, in particolare del Teatro comunale di prossima apertura. Il Progetto di recupero del cinema-teatro “Il Nuovo”, attivo per circa un trentennio (dal 1950 al 1980), rappresenta un elemento strategico per la valorizzazione del territorio ed è fortemente connesso alla realizzazione della prima edizione del Festival Parco Molentargius Saline. Lo sottolinea bene lo scrittore e giornalista Giovanni Follesa, vicepresidente della Fondazione: “Il Festival, che nasce grazie all’ospitalità dell’ente Parco del Molentargius, vuole essere anche un percorso di avvicinamento all’inaugurazione del Teatro. L’obbiettivo è avere a Quartu uno spazio dove ‘abitare’ la cultura. ‘Habitus’ nel significato etimologico ampio di dimorare, indossare, stare in modo continuativo. La città di Quartu, con questo festival, e con quanto accadrà a breve, riacquista dunque ‘l’abitudine ad abitare’ il teatro, nelle sue forme plurali di inclusione, dialogo, confronto. Perché la cultura è soprattutto ‘abitudine’ che diventa interazione con lo spazio e legame con il tessuto sociale della nostra comunità”.

 

Il Cartellone

In perfetto equilibrio tra gesto artistico e magia della natura, le cinque notti di fine estate al Parco di Molentargius accendono i riflettori su arte e danza, reading letterari e musica, teatro e perfomance d’autore. Un attraversamento di emozioni al via giovedì 28 agosto con l’ecclettica attrice e cantante Petra Magoni & Arké String Quartet in scena con “Subversion”; il 30 agosto, col violinista e direttore d’orchestra Fabio Biondi in concerto con l’ensemble barocca Europa Galante; il 3 settembre con gli attori Tullio Solenghi ed Elena Pau e il reading a due voci “Passavamo sulla terra leggeri” a cura di Rossana Copez e musiche del maestro Alessandro Nidi; il 6 settembre con la star del flamenco Sergio Bernal, il più importante e famoso ballerino spagnolo e il suo “Sergio Bernal-Una noche di flamenco” e il gran finale, giovedì11 settembre, con la ‘principessa del jazz’ Aziza Mustafa-Zadeh, cantante, pianista e compositrice azera, tra i più grandi talenti della fusion-jazz accompagnata dal giovane Ramiz-Han al pianoforte.

A presentare la prima e l’ultima serata del Festival, la giornalista Francesca Figus

 

Il Parco

In questo dialogo costante tra spettacolo, cultura, natura e comunità, protagonista indiscusso è il Parco Naturale Regionale Molentargius Saline, un luogo di prezioso equilibrio tra uomini e ambiente, specchi d’acqua e vestigia di antiche saline, dimora perfetta dei fenicotteri rosa, i suoi iconici abitanti. Considerato il sito più importante nel bacino del Mediterraneo per quanto riguarda la loro nidificazione, oggi il Parco si propone come location perfetta non solo di Quartu Cultura Festival ma anche di un ricco programma integrato di eventi culturali, pensati per stimolare la partecipazione del pubblico, rafforzare l’identità locale e promuovere un approccio sostenibile e consapevole al turismo. Un potente palcoscenico diffuso dove cultura e natura si intrecciano, offrendo al pubblico un’esperienza autentica, immersiva e rispettosa dei luoghi.

 

Info e Prevendite

Inizio orario spettacoli: ore 21

Entrata: dal prato ubicato oltre l’area giochi adiacente il parcheggio di via Don Giordi

Biglietti: online e Box Office Sardegna, viale Regina Margherita 43 Cagliari, tel. 070 657428

www.boxofficesardegna.it

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Posto unico: 25 euro + diritti prevendita

Ridotto residente e studenti: 20 euro + diritti di prevendita

Abbonamento: 5 spettacoli 100 euro

 

PROGRAMMA

28 agosto 2025 - ore 21

Petra Magoni &Arké String Quartet

Petra Magoni voce

Carlo Cantini violino elettrico

Valentino Corvino violino/oud/live-electronics

Matteo Del Soldà viola

Stefano Dall’Ora contrabbasso

Cantante dal forte temperamento, Petra Magoni, sostenuta dall’Arkè String Quartet, presenta in prima assoluta il nuovo progetto “Subversion”, spettacolo di musica e arte varia: un concerto teatrale che sfrutta letteratura, immagini e luci per andare oltre le visioni del mondo preconfezionate. Dall’Illuminismo alle Avanguardie, dalla Beat Generation ai giorni nostri, rivivono le musiche e i testi che hanno sovvertito gli schemi del nostro pensiero. Musiche di Kurt Weill, Eric Satie, John Cage, Patti Smith, Frank Zappa, Wolfgang Amadeus Mozart, The Beatles, Edith Piaf, Bob Dylan, Amy Winehouse, Donatella Rettore.

 

30 agosto 2025 - ore 21

Fabio Biondi e Europa Galante

Musicista appassionato e virtuoso, Fabio Biondi incarna la ricerca del linguaggio originale in uno stile libero da condizionamenti dogmatici. Nel 1989 fonda Europa Galante, che in pochissimi anni, grazie ad un’attività concertistica estesa in tutto il mondo e a un incredibile successo discografico, diviene l’ensemble italiano specializzato in musica antica più famoso e più premiato in campo internazionale. Invitato nei più importanti Festival e nelle sale da concerto più famose del mondo, dalla Scala di Milano, alla Royal Albert Hall di Londra, oggi Biondi incarna il simbolo della perpetua ricerca dello stile. Nelle ultime stagioni, in qualità di solista, si è esibito in una lunga tournée in Giappone e Corea, al Théâtre de la Ville di Parigi, alla Reading Concert Hall e al Kings Place di Londra con le ‘Sonate e Partite di Bach pubblicate per la casa discografica Naïve.

 

3 settembre 2025 - ore 21

“Passavamo sulla terra leggeri”

di Sergio Atzeni 

reading a due voci 

adattamento a cura di Rossana Copez 

con Tullio Solenghi ed Elena Pau 

Alessandro Nidi: musiche originali e pianoforte 

In occasione dei trenta anni dalla scomparsa dello scrittore Sergio Atzeni (1995-2025), un reading a due voci interpretato da Tullio Solenghi ed Elena Pau. Una serata dedicata alla memoria viva di Atzeni, alla sua eredità letteraria e alla forza della narrativa contemporanea sarda. Una produzione originale sulle musiche del maestro Alessandro Nidi, con testi tratti da “Passavamo sulla terra leggeri” (edizioni Sellerio). L’opera di Atzeni più amata dai lettori viene intrecciata ad alcune poesie di “Versus” (edizioni Il Maestrale), dando vita a un florilegio mitopoietico che racconta la civiltà arcaica della Sardegna ma anche l’inquietudine esistenziale del cantore di un popolo che deve lasciare la sua terra. Una narrazione in scena, di voci e musica, che sa di leggende ancestrali e di blues mai suonati. 

 

6 settembre 2025 - ore 21

Sergio Bernal in “Una noche di flamenco”

Ispirato alla cultura gitana, “Una noche di flamenco” presenta vertiginosi assoli e raffinati pas de deux e pas de trois: oltre alle coreografie originali interpretate da Sergio Bernal, come “El ultimo encuentro” (sulle note di “Hable con ella” di Alberto Iglesias) e l’assolo “El Cisne” (sulle celebri note de “La Morte del Cigno” di Camille Saint-Saëns), entrambe di Ricardo Cue, ci sarà anche un’inedita versione del Boléro di Maurice Ravel, coreografata da Bernal stesso. In scena un visionario racconto per quadri in cui si fondono la tradizione spagnola, l’eleganza della danza classica e il fuoco e la passione del flamenco, espressione e simbolo dello spirito gitano. Rappresentante esclusivo italiano: Daniele Cipriani Entertainment.

 

11 settembre 2025 - ore 21

Aziza Mustafa-Zadeh in “Piano solo”

Aziza Mustafa-Zadeh - piano

Ramiz-Han - special guest piano

Strepitosa artista internazionale, famosa all’estero come la principessa del jazz, Aziza Mustafa Zade è una pianista, cantante e compositrice originaria dell’Azerbaijan. Sin da giovanissima suona, canta e compone con un linguaggio sonoro tra i più straordinari che si possano ascoltare. Suo padre Vagif Mustafa Zadeh, scomparso a soli 39 anni, fu il più famoso pianista jazz e compositore dell’Ex Unione Sovietica, creatore dell’‘Aseri-Jazz’, lo stile che include il “Mugam”, una forma tradizionale di improvvisazione musicale del suo paese. A soli 17 anni, Aziza si aggiudica il premio Thelonious Monk di Washington e i dischi successivi la consacreranno come grande artista a livello internazionale, con 15 milioni di copie vendute. Subito dopo l’uscita del suo primo cd, pubblicato da Sony Records, la critica internazionale l’ha paragonata ai più grandi musicisti come Keith Jarrett, Bill Evans, Chick Corea. Ramiz-Han, il figlio di Aziza, ha fortunatamente ereditato il dono del nonno e della madre. All'età di tre anni, canticchiava le melodie e chiedeva alla madre di trovare accordi che lui approvasse selettivamente. Dall'età di 7 anni, ha iniziato a esibirsi in concerto con la madre come solista e anche in trio. Nel marzo 2025, ha eseguito un complesso concerto jazz per pianoforte e orchestra di Vagif Mustafa-Zadeh e ha debuttato a Parigi al Trianon, al SaazBuzz Jazz Festival.

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Ultimo aggiornamento

19 Agosto 2025

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