ViaConvento, a Flumini la presentazione del libro 'Lina Merlin, Una storia di confino' a cura dell'Associazione Raichinas e Chimas

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Un viaggio nella memoria civile: il 1° dicembre alla Biblioteca di Flumini il racconto del confino fascista di Angelina Merlin, resistente, Madre Costituente e senatrice.

Data:

26 Novembre 2025

Tempo di lettura:

1 Min

Continuano gli appuntamenti del ciclo ViaConvento – Autunno 2025, non solo nella sede tradizionale dell'Ex Convento dei Cappuccini. Lunedì 1 dicembre alle ore 17, la rassegna si sposta per un giorno presso la Biblioteca di Flumini, in via Mar Ligure, dove sarà presentato il volume 'Lina MerlinUna storia di confino' (Carlo Delfino, 2024), a cura dell’Associazione Raichinas e Chimas di Dorgali.

Saranno presenti Antonella Fancello, Presidente dell’associazione Raichinas e Chimas, e Nunzia Secci, coautrice del volume. A dialogare con le curatrici sarà Myriam Quaquero, in collaborazione con il CPIA1.

Il libro nasce dal forte desiderio dell’Associazione di restituire alla memoria pubblica la figura di Angelina (Lina) Merlin, costretta dal regime fascista al confino nei paesi di Dorgali, Orune e Nuoro. Attraverso un accurato lavoro di ricerca, che intreccia documenti, testimonianze e fotografie, l’opera ricostruisce le vicende della Merlin nella loro complessità umana e politica: la resistenza silenziosa alle violenze del regime, la sua ferma opposizione all’autoritarismo e il percorso che la condusse a diventare Madre Costituente e senatrice della Repubblica.

La pubblicazione include inoltre gli Atti del Convegno del 2023 dedicato alla sua eredità politica e culturale, con i contributi di storici, amministratori, giornaliste e studiosi che approfondiscono il profilo di Merlin e l’impatto delle sue battaglie civili. Il testo rappresenta così un omaggio alla sua determinazione e invita donne e società a riconoscerla come una pioniera della democrazia repubblicana.

Fondata a Dorgali nel 1997, l’Associazione culturale Raichinas e Chimas (Radici e Germogli) promuove la tutela della memoria collettiva e la valorizzazione del patrimonio storico e sociale. Attraverso la raccolta di testimonianze, la cura della lingua sarda e l’apertura al confronto interculturale, l’associazione lavora per trasmettere alle nuove generazioni un’identità radicata nel passato e orientata al futuro.

L’incontro è a ingresso libero e non richiede prenotazione.

A cura di

Ufficio Cultura, Beni Culturali, Lingua Sarda, Tradizioni Popolari, SBU

Via Eligio Porcu 141 - 09045 - Quartu Sant'Elena

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Ultimo aggiornamento

28 Novembre 2025

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