A The Social Gallery inaugura la Giuliano Sale Exhibition: il viaggio introspettivo The Shapes of Bodies
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Dal 6 al 20 novembre in via Eligio Porcu.
05 Dicembre 2025
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Per la prima volta in Sardegna, Giuliano Sale presenta a Quartu una Solo Exhibition dirompente, un percorso visivo di grande forza espressiva che attraversa – ampliandole – le sue tematiche più iconiche e introduce nuove variazioni nei soggetti e negli immaginari rappresentati. Tutte le opere in mostra sono inedite, offrendo al pubblico isolano un incontro assolutamente nuovo e sorprendente con il lavoro dell’artista.
Come osserva il direttore artistico Giovanni Coda, questa esposizione segna anche una nuova fase nel percorso di ricerca di The Social Gallery: un ulteriore passo nella costruzione di un presidio culturale capace di connettere esperienze, comunità e linguaggi, in continuità con il progetto avviato a Seattle tre anni fa. Una traiettoria che, mostra dopo mostra, ha definito una piattaforma espositiva riconoscibile, attenta alla qualità e alla complessità dello sguardo contemporaneo.
“The Shapes of Bodies è una mostra che propone l’ultima e inedita produzione di Giuliano Sale (Cagliari, 1977) e ci invita a un viaggio introspettivo, dove la corporeità si manifesta non come entità solida e inequivocabile, ma come una presenza fantasmica che ora emerge ora svanisce - spiega Ivo Serafino Fenu -. Le opere di Sale non si limitano a evocare la caducità della carne, ma svelano il corpo come carnaio di segni (J. Baudrillard), attraverso una pittura colta e citazionista di baconiana memoria, ricomposta in un’irriverente sintesi neocubista finalizzata a narrare una desolante e crudele contemporaneità. Sale ha costruito tutta la sua poetica su un’attenta osservazione di corpi epifanici di esistenze effimere, costretti a una costante metamorfosi e, in definitiva, a una progressiva dissoluzione. Tuttavia, in questa nuova serie di opere, il focus si sposta e offre una prospettiva inedita. Non più l’ostensione diretta della figura umana e delle sue perversioni – dominanti nelle opere precedenti – ma l’esplorazione di un genere come la natura morta, più intimo e silenzioso, ancorché pregno di un erotismo ambiguo e morboso. Qui, il corpo, a dispetto del titolo volutamente depistante, è una presenza subliminale, un frammento anatomico che contamina e si fonde con gli oggetti, che diventano il palcoscenico su cui si manifesta la decadenza stessa della carne, una carne che continua a pulsare nonostante tutto. La poetica di Sale – in queste nuove opere – si fa più sottile, quasi subdola. I corpi, seppur mai dominanti nella loro interezza, permeano ogni frammento visivo, manifestandosi come entità incompiute, residui organici che emergono da un nero spesso e profondo, quasi un vuoto esistenziale nel turgore e nella ridondanza barocca degli oggetti. Questi lacerti di corpi sono pertanto testimonianza di un potere che si esercita su di essi con costrizioni, regole e strategie di dominazione (M. Foucault). C’è, comunque, una bellezza inquietante in questa disintegrazione, una sorta di “memoria corporea” che persiste nonostante la frammentazione: una sublime riflessione sul corpo come campo di battaglia, un carnaio di segni, appunto, dove il potere si manifesta con la sua capacità di controllo, ma dove, anche nel silenzio della decomposizione, si intravede la traccia di un’indomita resistenza”.
“Da collezionista di arte contemporanea sono sempre stato attratto da quelle opere che custodiscono storie, che sanno suscitare emozioni e restituire la potenza dell’immaginazione umana. Per me collezionare non è un semplice passatempo: è una passione che mi permette di esplorare e valorizzare la ricchezza e la pluralità dei linguaggi artistici. Scelgo lavori che sappiano interrogarmi, coinvolgermi, instaurare un dialogo sincero con chi li osserva”, afferma Giuseppe Demara.
L’esposizione sarà inaugurata sabato 6 dicembre alle 18 e sarà visibile fino al 20 dicembre dal giovedì al sabato ore 18.00/20.00. È organizzata da The Social Gallery, in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Quartu Sant’Elena, Fondazione di Sardegna, Fondazione Sardegna Film Commission, Associazione Culturale Labor, VArt Festival Internazionale Immagine d’Autore e Circolo del Cinema Vide.
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Ultimo aggiornamento
05 Dicembre 2025