QUARTU IN CAMPO CONTRO LA DETENZIONE DEI CANI ALLA CATENA

Il Comune di Quartu Sant'Elena continua a dimostrare grande sensibilità nei confronti del benessere e della tutela degli animali.

Data:
26 ottobre 2021

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Il Comune di Quartu Sant'Elena continua a dimostrare grande sensibilità nei confronti del benessere e della tutela degli animali. Facendo seguito alle campagne gratuite di microchippatura e di sterilizzazione realizzate per combattere il fenomeno del randagismo, nonché all’istituzione della figura del Garante degli animali, il Consiglio Comunale nella seduta di lunedì 25 ottobre ha approvato all’unanimità un ordine del giorno avente ad oggetto un invito all’intervento normativo per introdurre il divieto di detenzione di cani alla catena.

L’Amministrazione comunale si impegna quindi a far propria questa battaglia di civiltà, in primo luogo nel Comune di Quartu, ma contemporaneamente intende sostenere la proposta di modifica della legge regionale n. 21/1994 (Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo), presentata dalla LAV alla Regione. L’obiettivo è quello di introdurre anche in Sardegna il divieto di detenzione di cani a catena, con relative sanzioni, allineando in questo modo la Sardegna ad altre realtà italiane nelle quali è già espressamente vietata.

Detenere un cane alla catena è infatti una vera e propria forma di maltrattamento, una privazione della libertà che non può più essere tollerata in una società attenta e sensibile al rispetto degli animali. I tanti amici a 4 zampe periti in occasione dei roghi degli scorsi mesi, anche a causa delle catena che ne impediva la fuga ne sono una triste testimonianza. Escludendo occasionali e determinate circostanze, per giustificati motivi e per brevi periodi di tempo, tenere un cane alla catena è una pratica incompatibile con le esigenze essenziali e comportamentali dei cani. È evidente ne comprometta gravemente il benessere; è un caso di maltrattamento degli animali, ovvero un atto intrinsecamente illecito, sebbene ancora purtroppo diffuso nella società contemporanea.

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Aggiornamento:
26/10/2021, 14:09

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