Allo Spazio Pira la Giornata Mondiale del Rifugiato, un partecipato confronto in un luogo di dialogo e aggregazione
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Il Sindaco Milia: "L'accoglienza non è solo solidarietà, ma è anche una necessità".
20 Giugno 2025
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Anche quest’anno Quartu ha voluto celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato, ospitando un importante momento di riflessione e confronto sul tema delle migrazioni in una struttura che di per sé è luogo di dialogo e aggregazione, di confronto e di socialità, quale lo Spazio Michelangelo Pira, recentemente riaperto.
L’iniziativa anche quest’anno è stata promossa in collaborazione con la Diocesi di Cagliari, il cui impegno rappresenta un ulteriore segno concreto dell’impegno della Chiesa cagliaritana nell’accoglienza e nella promozione della cultura dell’incontro. È stata realizzata attraverso la Caritas diocesana e con il contributo del Sistema di Accoglienza e Integrazione, della Fondazione San Saturnino Onlus e dell’Ufficio diocesano Migrantes. Novità di quest’anno la partecipazione dell’Accademia del Buon Gusto, che nel corso della serata ha anche voluto consegnare gli attestati del corso da loro stessi promosso.
Il titolo scelto per l’evento, ‘La scelta di restare, il coraggio di partire. Il diritto di partire e diritto di restare’ puntava ad esaltare il valore della libertà e della dignità umana, sottolineando la centralità del diritto di partire ma anche del diritto di restare. Due dimensioni da considerare in modo integrato, in un mondo segnato da crisi ambientali, conflitti e diseguaglianze sociali.
Al tavolo dei relatori Don Marco Lai, Direttore della Caritas diocesana di Cagliari, Enzo Floridia Presidente della Commissione territoriale per il riconoscimento della Protezione Internazionale, Enrico Porru, Direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes e il Sindaco di Quartu Graziano Milia. “Da anni ormai celebriamo a Quartu la Giornata Mondiale del Rifugiato ed è per noi un motivo di orgoglio e di soddisfazione, perché siamo convinti che la nostra sia una città accogliente, solidale, dotata di una capacità di dialogo e confronto difficilmente eguagliabile in realtà simili - ha esordito il Primo Cittadino -. D’altronde Quartu è la città della mobilità, essendo cresciuta da 15mila a 70mila abitanti in così poco tempo. Noi più di altri dobbiamo quindi impegnarci col progetto SAI. E infatti realizziamo questa opportunità, ma invitiamo anche altri Comuni a farlo. Viviamo in tempi difficili, pieni di ansia e paura, stati d’animo che non dobbiamo solo sconfiggere, ma persino utilizzare per aprirci ancora di più. Sbaglia infatti chi vuole affrontare questo momento storico e questi fenomeni all’insegna della chiusura, anche perché le popolazioni nella storia dell’umanità si sono sempre spostate e sempre si sposteranno. Dobbiamo avere l'intelligenza di utilizzare questi spostamenti come un’opportunità, non come un handicap o una difficoltà”.
“E sono particolarmente contento di onorare questa giornata nello Spazio Michelangelo Pira, riaperto da poco e pensato proprio come un luogo di dialogo, di confronto - ha proseguito Milia -. Abbiamo bisogno di questo: confrontarci, dialogare, ricercare i giusti compromessi, guardarci negli occhi per cercare soluzioni ai gravi problemi che abbiamo davanti. Significa ‘entrare’ nella testa degli altri, cercare di capire, di comprendere anche le esigenze altrui, qualcosa che facciamo poco e che invece permette di avere risposte e serenità. C’è un principio nella storia dell'umanità che non mente mai: sono i numeri quelli che danno la fotografia di una situazione. Confrontando le previsioni di crescita demografica nei prossimi 50 anni e quelle sulla crescita del PIL si evince che c'è una coincidenza perfetta. È quindi evidente che l'accoglienza non è solamente un bel gesto di solidarietà, ma è piuttosto, parlando paradossalmente anche in termini un po’ egoistici, una necessità che abbiamo. E dobbiamo iniziare ad interpretarla così”.
Dopo gli interventi dei relatori e la tavola rotonda, moderata dalla giornalista Maria Chiara Cugusi, con la partecipazione di Fabrizio Selis, Vice Questore area immigrazione, Don Marco Lai, Direttore Caritas diocesana di Cagliari; Lorena Cordeddu, Dirigente Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Quartu, Gabriella Serra, responsabile Progetto SAI – Quartu e Mauro Tuzzolino, Accademia del Buon Gusto, la serata si è conclusa con un buffet a cura dell’Accademia stessa.
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Ultimo aggiornamento
20 Giugno 2025