ALL'EX CONVENTO SINO A FINE OTTOBRE L'ESPOSIZIONE 'DÜRER, BULINI E INCISIONI’

Quartu ospita ‘Albrecht Dürer - bulini e incisioni’: quaranta opere tra incisioni e xilografie  realizzate tra il 1496 e il 1526 dal grande artista tedesco, messe in mostra all’ex Convento dei Cappuccini tramite l’allestimento a cura del Museo Magmma Villacidro con la direzione artistica di Walter Marchionni. La mostra, visitabile dall’1 agosto al 31 ottobre 2023, si inserisce nel ciclo “I Grandi Incisori della storia dell’arte”, nato dalla sinergia tra il Comune di Quartu e il museo del Medio Campidano e giunto ora al terzo capitolo, dopo la mostra di Goya nel 2020/2021 e quella di Piranesi nel 2022.

Data:
1 agosto 2023

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Quartu ospita ‘Albrecht Dürer - bulini e incisioni’: quaranta opere tra incisioni e xilografie  realizzate tra il 1496 e il 1526 dal grande artista tedesco, messe in mostra all’ex Convento dei Cappuccini tramite l’allestimento a cura del Museo Magmma Villacidro con la direzione artistica di Walter Marchionni. La mostra, visitabile dall’1 agosto al 31 ottobre 2023, si inserisce nel ciclo “I Grandi Incisori della storia dell’arte”, nato dalla sinergia tra il Comune di Quartu e il museo del Medio Campidano e giunto ora al terzo capitolo, dopo la mostra di Goya nel 2020/2021 e quella di Piranesi nel 2022.

Nella Sala Affreschi dello stesso edificio storico di via Brigata Sassari, si è svolta stamattina la conferenza stampa di presentazione dell’esposizione, alla presenza del Sindaco Graziano Milia, della Presidente del Consiglio Rita Murgioni, della Presidente e della VicePresidente della Commissione Cultura, rispettivamente Caterina Giua e Laura Perra, nonché di una foltissima delegazione del Consiglio Comunale.

 

Dichiarazioni

Graziano Milia, Primo Cittadino di Quartu: “Con il ciclo dedicato all'arte internazionale, e nello specifico all'arte incisoria, abbiamo voluto sottolineare che l’arte è un linguaggio universale, in grado di essere compresa da tutti, in tutti i contesti e a tutti i livelli. Portare la Grande Arte a Quartu è una sfida ed è un modo per dialogare con i cittadini, mettendo a loro disposizione eventi di grande livello normalmente fruibili in altri contesti. L’alto valore degli allestimenti genera un’occasione di crescita per tutta la comunità, che ha già avuto e ha anche ora la possibilità di avere accesso libero e gratuito a grandi eventi espositivi, spesso coadiuvati dal supporto di visite guidate, frutto del combinato disposto della formazione scolastica del nostro territorio integrato dalla collaborazione di chi ha allestito e organizzato gli eventi. Con Albrecht Dürer - ha proseguito il Sindaco - completiamo questo ciclo, dimostrando che il lavoro di qualità paga. L'assunzione del Patrocinio da parte dell'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania ne è la conferma. Quartu Sant'Elena è all'altezza dei grandi eventi e intende proseguire per intercettare la sete di cultura che la nostra comunità ha dimostrato di avere, frequentando numerosa l'Ex Convento dei Cappuccini, ormai di fatto già luogo di riferimento, non solo dell'arte ma della cultura in generale, in Sardegna”.

Walter Marchionni, curatore artistico:  Dürer fu autentico ambasciatore dell'arte incisoria in Europa, ma soprattutto ambasciatore  della cultura italiana nella sua Germania. Fu anticipatore e interprete della sensibilità teutonica nei confronti del Belpaese, pienamente integrato nella cultura italiana. Qui ha avuto i giusti onori come pittore, mentre le lodi che riceveva nella sua Franconia erano più che altro legate a un aspetto artigianale. L'autoritratto che abbiamo scelto come rappresentazione della sua figura ne è un’autentica dimostrazione: l'abbigliamento elegante, da vero signore, che si erge al rango di notabile, rappresenta tessuti visti e indossati a Venezia, capitale europea degli scambi con l'Oriente. L'espressione fiera ma non altezzosa, la posa solenne ma piena di umanità, sfumano nella luce del paesaggio montano che s’intravvede attraverso la finestra aperta e che ricorda i paesaggi alpini eseguiti da Dürer ad acquerello durante il suo primo viaggio in Italia. L'arte ha questa forza; rappresentare anche rapporti culturali, storicizzati proprio dalle immagini.

 

 

Albrecht Dürer

Albrecht Dürer, considerato il massimo esponente della pittura tedesca rinascimentale, nasce il 21 maggio 1471 a Norimberga, dove vive la maggior parte della sua vita. Dotato di talento artistico fin da giovane, entra nella bottega del padre, un noto e stimato orefice di Norimberga, per proseguire la tradizione artigianale familiare. In quel periodo Dürer conosce le tecniche di incisione sui metalli, che più avanti metterà a frutto nei suoi celebri lavori a bulino e acquaforte. Il padre gli trasmette anche l'amore per i grandi maestri fiamminghi. Più tardi intraprende anche dei viaggi di studio in Italia (1494-1495 e 1505-1506) e in Olanda (1520-1521) dove studia la pittura di questi Paesi. Pittore di corte degli Imperatori Massimiliano I e Carlo V, muore il 6 aprile 1528 a Norimberga.       

In Albrecht Dürer confluiscono influenze provenienti dalla pittura fiamminga e da quella italiana, utilizzate entrambe nella sua straordinaria produzione. Attraverso l'umanesimo trova la strada verso una pittura realista e supera così definitivamente la pittura gotica che in Germania predominava fino alla fine del ‘400. Inizialmente famoso soprattutto come incisore, porta quest’arte a livelli mai raggiunti prima, lasciando circa 350 incisioni e xilografie, tecniche che permisero una diffusione molto ampia delle sue opere. Inoltre scrive libri sulla teoria dell'arte e sulle proporzioni del corpo umano.

Nel corso della sua sterminata produzione Dürer sviluppa soprattutto l'arte del ritratto e dell’autoritratto, nei quali dimostra la capacità di un notevole approfondimento psicologico.

Nel Medievo il pittore era un semplice artigiano che doveva servire Dio come tutti gli altri, non aveva un ruolo di rilievo; la sua opera non era quindi arte, non era espressione del genio, ma un semplice mezzo per rendere più profonda la fede, aumentare la devozione a Dio. Solitamente quindi l’artista non firmava la sua opera, e per questo spesso rimaneva sconosciuto. Il Rinascimento rompe radicalmente con questa tradizione: l’artista comincia ad essere riconosciuto come intellettuale: crea opere uniche e irrepetibili. Aumenta l'interesse per l'uomo e per la sua psicologia e Dürer dipinge molti autoritratti che dimostrano non solo il suo orgoglio artistico, ma anche il nuovo ruolo dell'artista nella società. L'artista diventa degno della massima stima, e di conseguenza gli oggetti dell'arte non sono più soltanto Dio, i Santi e le scene bibliche; l'artista stesso diventa oggetto di autoosservazione e di riflessione introspettiva. Con Dürer l'autoritratto conquista un ruolo di primo piano nell'arte europea.

 

 

Orari ed eventi collaterali

La mostra sarà visitabile tutti i giorni, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19, con tour guidato nel weekend; il sabato le visite guidate sono previste anche in inglese. 

Per le scuole è inoltre possibile prenotare un tour scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando al numero +39 340 347 3320.

L’esposizione sarà inoltre accompagnata da numerosi laboratori didattici, aperti alle scuole e alle famiglie. I visitatori scopriranno tutti gli aspetti dell’incisione e del percorso artistico e storico che ha caratterizzato l’artista, anche attraverso visite guidate.

In contemporanea alla mostra è stata allestita un’esposizione collaterale di 5 artisti, selezionati dalle ultime due edizioni del Premio Internazionale Marchionni: Fabio Riaudo, Marco Poma, Laura Fonsa, Simone Geraci e Giovanni Dettori. Sarà un’occasione per confrontarsi con gli autori del passato e riscoprire virtualmente l’ambiente magico di un’atelier, dove il contemporaneo attinge dal passato per sublimare l’arte in tutti i suoi aspetti.

In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo.

 

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Ulteriori informazioni

Aggiornamento:
22/08/2023, 12:48

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