RASSEGNA "VIACONVENTO", CON OPPES E CASTANGIA SI PARLA DI DOMUS DE JANAS

Proseguono gli incontri letterari promossi dal Comune di Quartu nella sede dell’ex convento di via Brigata Sassari, dove da due mesi viene ospitata la rassegna “Viaconvento” riservata a libri sardi. Mercoledì prossimo, 7 giugno, alle 18, sarà il turno del volume “Le case delle fate, l’incanto delle Domus de Janas”, scritto da Tonino Oppes con fotografie di Nicola Castangia. I due autori saranno intervistati dalla giornalista Manuela Arca, che ne ha curato la postfazione.

Data:
3 giugno 2023

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Proseguono gli incontri letterari promossi dal Comune di Quartu nella sede dell’ex convento di via Brigata Sassari, dove da due mesi viene ospitata la rassegna “Viaconvento” riservata a libri sardi. Mercoledì prossimo, 7 giugno, alle 18, sarà il turno del volume “Le case delle fate, l’incanto delle Domus de Janas”, scritto da Tonino Oppes con fotografie di Nicola Castangia. I due autori saranno intervistati dalla giornalista Manuela Arca, che ne ha curato la postfazione.

Il libro, ristampato dopo neppure quattro mesi dalla sua prima uscita, è un viaggio fantastico tra i luoghi delle Preistoria, alla scoperta dei più importanti ipogei dell’Isola, dove si incrociano storia e leggende. Si attraversa la Sardegna - oltre quaranta i siti visitati - in compagnia di una guida davvero speciale: Shardu, un personaggio di fantasia nato cinquemila anni fa e fautore di opere d’arte destinate a durare in eterno.

Le parole di Shardu, supportate da informazioni di carattere scientifico, e le incantevoli immagini di Castangia prendono per mano il lettore e, come per magia, lo portano indietro nel tempo quasi a contatto con i popoli preistorici che vissero tra il V e il III millennio avanti Cristo. Fu in quel lungo periodo che uomini tenaci e geniali, armati di sole pietre, scavarono la roccia per costruire le tombe in cui seppellire degnamente i propri defunti e custodire per sempre il loro ricordo.

Le Domus de Janas - nella fantasia popolare ‘case delle fate’ perché considerate abitazioni di creature magiche - sono tremilacinquecento, e ben trecento sono dipinte o scolpite con simboli sacri intimamente legati alla vita e al culto della morte. Testimonianza rara di un mondo lontano, quelle tombe -che presto potrebbero essere considerate dall’Unesco patrimonio dell’umanità - sono certamente opere dell’ingegno create da operai-scalpellini e architetti straordinari.

“Le case delle fate, l’incanto delle domus de janas” è stato presentato ultimamente al Salone del libro di Torino e nel giardino sonoro di San Sperate nell’ambito della rassegna Sant’Arte.

 

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Aggiornamento:
04/06/2023, 12:42

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