Allo Spazio Michelangelo Pira l'incontro finale di 'Territori Uniti 2023', il progetto per la formazione di chi lavora con minori disabili
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L'iniziativa si è posta l'obiettivo di portare un raggio di luce in tre città palestinesi.
15 Maggio 2025
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A Quartu Sant’Elena, nella cornice dello Spazio Michelangelo Pira, di recente riapertura, si è chiuso il progetto “Territori Uniti 2023”, un’iniziativa che intende portare un raggio di luce in tre città palestinesi - Yatta, Samou, Idhna - segnate da guerra e ingiustizie. Diversi, infatti, gli obiettivi perseguiti, quali dare strumenti concreti a chi lavora con minori disabili, rafforzare i servizi locali, costruire percorsi educativi che sfidino esclusione e marginalità. Un modo per dire che si può fare qualcosa di concreto anche nelle situazioni più difficili.
Davanti a una platea di partner e protagonisti del progetto, comprsi il Sindaco della Municipalità di Idnha Jaber Tamayza, il Presidente e il Direttore di Focus Europe, Giuseppe Cappai e Fabio Roccuzzo, il Sindaco Graziano Milia, con parole dirette e sentite, ha condiviso la sua visione: "Nonostante gli impegni istituzionali ci tenevo a essere presente per il piacere di incontrarci e poi perché siamo ampiamente soddisfatti dell’andamento di questo progetto, che conferma una mia personale convinzione: laddove gli stati non riescono o non vogliono arrivare, possono farlo le comunità locali. La nostra stima e il nostro affetto nei confronti del popolo palestinese è fuori discussione. Ho un ricordo personale che mi accompagna fin da bambino: è un popolo che mio padre stimava molto, e ogni volta che tornava da quelle terre mi portava i francobolli di Al Fatah. Da allora ho provato anch’io un affetto particolare nei confronti del vostro popolo. Il mio ringraziamento, e quello di tutta l'Amministrazione, va a tutti voi”.
Finanziato dalla Regione Sardegna e guidato dal Comune di Quartu, con Focus Europe ETS a fare da ponte con la Palestina, il progetto ha portato nove operatori da Hebron a Quartu, dall’11 al 17 maggio. Al Centro Psico-Pedagogico “La Casa dei Girasoli” hanno seguito un percorso intensivo: laboratori di neurosensorialità, motricità, stimolazione cognitiva, workshop su come osservare e documentare, seminari sui disturbi dello spettro autistico. Non solo formazione, ma anche momenti di scambio culturale, di quelli che lasciano il segno.
Questi operatori - educatori, logopedisti, specialisti – lavorano ogni giorno in luoghi dove l’occupazione rende tutto più difficile: l’accesso a scuola, ai servizi, ai diritti. Formarli non è solo un gesto tecnico, è un modo per dire che la pace si costruisce anche così, con la cura, la dignità, la speranza di un futuro diverso. Milia ha chiuso con chiarezza: “Con il progetto ‘Territori Uniti 2023’ sosteniamo una cooperazione internazionale che costruisca ponti di speranza e di futuro, rifiutando ogni logica di sopraffazione e confermando la volontà di realizzare gesti concreti di solidarietà internazionale e di difesa dei diritti fondamentali”. È un impegno che guarda avanti, senza proclami, ma con la forza di chi sceglie di agire.
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Ultimo aggiornamento
15 Maggio 2025